Abdellatif Ghedira sarà il nuovo direttore esecutivo di Consiglio oleicolo internazionale (IOC). L'incarico è stato deciso nel recente 103rd sessione, tenutasi a Madrid dal 23 al 26 novembre.
Il Consiglio dei Membri ha deciso di nominare Abdellatif Ghedira, di nazionalità tunisina, che è stato selezionato tra un gruppo di candidati comprendente candidati marocchini e spagnoli.
Ghedira, ora direttore del Ufficio nazionale del petrolio tunisino, succederà all'attuale dirigente del CIO, direttore Jean-Louis Barjol, in qualità di capo dell'organizzazione intergovernativa dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2019 in un mandato che durerà quattro anni.
Nata a Monastir nel 1962, laureata in ingegneria agraria e gestione idrica e forestale, con un diploma post-laurea (DEA) in geografia, Ghedira è uno dei massimi esperti internazionali del settore ed è considerata una persona competente e appropriata per un'importante e ruolo centrale nel futuro del settore olivicolo mondiale.
Oltre a rappresentare il suo paese come capo della delegazione tunisina alle sessioni del CIO, ha ricoperto la funzione di capo di stato maggiore dell'ex ministro dell'Agricoltura, Lassaad Lachaal e ha ricoperto diverse posizioni all'interno del ministero, compreso il direttore generale dell'Ufficio di State Lands e direttore generale dell'APIA, l'Agenzia nazionale per la promozione degli investimenti agricoli.
Secondo il regolamento IOC, Ghedira sarà assistita dall'attuale vicedirettore, Ammar Assabah, fino al 30 aprile 2016, e poi da due nuovi vicedirettori che saranno nominati al 25th sessione straordinaria del CIO, che si terrà presso la sede del CIO dal 7 al 10 marzo 2016.
L'attuale primo ministro tunisino, Habib Essid, ha ricoperto la stessa posizione esecutiva al CIO dal 2004 al 2010, contribuendo in modo decisivo al rifinanziamento e alla nuova energia dell'organizzazione. Ora, sei anni dopo, un tunisino torna a svolgere l'importante funzione.
Dopo l'aggiunta di 35,000 tonnellate all'anno in esportazioni privilegiate all'Unione Europea senza doveri fino a 2017, e diventando per la prima volta il il secondo più grande del mondo olive oil produce, il Paese nordafricano avrà un connazionale al timone dell'International Oil Council.
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