Si prevede che la raccolta delle olive a Valencia cadrà del 75%.

Il sindacato regionale degli agricoltori avverte che il calo potrebbe comportare perdite per 70 milioni di euro. Vogliono una copertura assicurativa estesa e aiuti finanziari per aiutare i coltivatori a cavarsela.
Di Simon Roots
23 agosto 2022 14:12 UTC

Il sindacato degli agricoltori valenciani (La Unió) ha previsto una raccolta di olive disastrosa per la regione, con una diminuzione media del 75% rispetto all'anno precedente.

Le stime variano a seconda della provincia, da un calo del 68% ad Alicante a un calo dell'85% a Castellón.

Si prevede che le sole perdite di produzione costeranno alla comunità autonoma 70 milioni di euro. Si prevede che i produttori della provincia di Valencia perderanno un totale di 25 milioni di euro, quelli di Castellón di 22.6 milioni di euro e quelli di Alicante di 21.9 milioni di euro. Inoltre, pochissimi olivicoltori della regione hanno un'assicurazione per i loro raccolti.

Vedi anche:Aggiornamenti del raccolto 2022

Come è avvenuto in molte regioni olivicole del Mediterraneo, una serie di eventi meteorologici fuori stagione si sono combinati per influenzare gravemente gli oliveti di Valencia.

La primavera è stata caratterizzata da variazioni meteorologiche estreme, tra cui inondazioni, grandinate e temperature sia anormalmente alte che anormalmente basse che hanno causato rispettivamente umidità e gelo.

Questi, a loro volta, hanno portato a un'infestazione fungina di massa con conseguente defogliazione diffusa; e lo sviluppo di fiori e frutti gravemente ritardato o inibito.

A causa del grave impatto economico che avrebbero perdite di produzione così elevate, il sindacato ha invitato il principale assicuratore agricolo Agroseguro e il ministero regionale dell'Agricoltura a offrire incentivi finanziari e sussidi agli olivicoltori della Comunità Valenciana per aumentare la copertura assicurativa contro tale eventualità .

L'organizzazione ha già proposto che il nuovo Politica agricola comune (PAC), che entrerà in vigore nel gennaio 2023, include ulteriori 100 euro di aiuto per ettaro per tutte le colture pluviali, compresi gli oliveti, per incoraggiare pratiche colturali più sostenibili con un minore impatto ambientale.

Attirano l'attenzione sul fatto che oltre al diretto danno ambientale che provocano, stanno facendo metodi di coltivazione ad alta densità (intensivi). boschetti tradizionali meno competitivi, mettendo così a rischio il loro futuro.



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