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La ricerca dimostra il potenziale dell'oleuropeina nel trattamento delle malattie intestinali

Di Simon Roots
19 giugno 2025 15:37 UTC
Sintesi Sintesi

L'oleuropeina, un fenolo presente nell'olio d'oliva, si è dimostrata efficace nel trattamento della colite ulcerosa modulando il microbiota intestinale e i livelli di acidi biliari, rappresentando un potenziale trattamento alternativo per questa malattia infiammatoria cronica intestinale. Il composto non solo allevia i sintomi, ma agisce anche sui processi patogeni sottostanti, rendendolo un candidato promettente per ulteriori ricerche e potenziali trattamenti complementari per diverse patologie, tra cui il cancro del colon-retto.

Il fenolo dell'olio d'oliva oleuropeina ha dimostrato di essere efficace nell'alleviare la colite ulcerosa, una malattia infiammatoria cronica intestinale la cui incidenza è in aumento a livello globale. 

Una nuova studio, pubblicato in un numero speciale della rivista Foods, indica che i meccanismi attraverso cui ciò avviene aprono nuove strade al trattamento di questa e altre patologie del colon-retto.

La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica intestinale che colpisce il colon e il retto, provocando un'infiammazione persistente della mucosa e la formazione di ulcere. 

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I pazienti affetti da colite ulcerosa solitamente manifestano sintomi quali diarrea, dolore addominale, sanguinamento rettale e perdita di peso indesiderata. 

Inoltre, il rischio di cancro del colon-retto associato alla malattia è significativamente più elevato, e si stima che sia del due percento dopo dieci anni, dell'otto percento dopo 20 anni e del 18 percento dopo 30 anni.

I trattamenti attuali, come quelli a base di aminosalicilati, corticosteroidi e immunosoppressori, hanno un'efficacia limitata e spesso comportano gravi effetti collaterali, tra cui ipertensione, perdita di massa ossea e tossicità d'organo. 

Considerata questa condizione e la sua natura debilitante, è ampiamente riconosciuta la necessità di trovare candidati per trattamenti alternativi.

A composto fenolico con proprietà antinfiammatorie e antiossidanti naturali, l'oleuropeina estratta da olio extravergine d'oliva, ha dimostrato in precedenza di essere efficace nell'alleviare la colite ulcerosa. Tuttavia, poca letteratura si è concentrata sui meccanismi esatti con cui agisce.

Studi precedenti hanno suggerito che l'oleuropeina potrebbe alleviare i sintomi della colite ulcerosa riducendo lo stress ossidativo e modulando le risposte immunitarie. 

I ricercatori si sono concentrati sulle interazioni tra oleuropeina e microbiota intestinale, ipotizzando che potesse proteggere il colon modulando le popolazioni microbiche e i loro prodotti metabolici.

Utilizzando modelli murini, è stato dimostrato che l'oleuropeina somministrata per via orale migliora significativamente i sintomi clinici, come la perdita di peso e l'accorciamento del colon, indicando una riparazione fisica dei tessuti. 

A livello cellulare e molecolare, le anomalie correlate allo stress ossidativo, come l'elevata attività della mieloperossidasi, sono state invertite, suggerendo l'attenuazione del danno ossidativo.

Nel frattempo, le citochine pro-infiammatorie venivano soppresse attraverso la via di segnalazione NF-κB e i livelli delle proteine ​​della giunzione stretta aumentavano.

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Per confermare il ruolo del microbiota intestinale, il microbiota è stato trasferito da topi trattati a topi non trattati. Senza alcun intervento aggiuntivo, la gravità della colite ulcerosa si è ridotta, a indicare che i cambiamenti microbici indotti dall'oleuropeina svolgono un ruolo importante negli effetti terapeutici del composto. 

Questi risultati sono stati ulteriormente rafforzati dal sequenziamento dell'rRNA 16S, che ha rivelato livelli aumentati di Lactobacillus e livelli diminuiti di Proteobacteria, un gruppo fortemente associato alle risposte infiammatorie intestinali e a numerose malattie.

Oltre alla composizione microbica, i ricercatori hanno studiato l'impatto dell'oleuropeina sulla produzione di bile. 

I pazienti affetti da colite ulcerosa presentano livelli elevati di acidi biliari primari, prodotti dal fegato, e livelli ridotti di acidi biliari secondari, creati attraverso l'interazione batterica nel colon. 

Tali squilibri inibiscono la crescita dei batteri benefici e promuovono la crescita dei patogeni. L'analisi ha dimostrato che il trattamento con oleuropeina ha ripristinato significativamente i livelli di acidi biliari, inclusi acidi biliari secondari chiave come l'acido iodesossicolico.

Poiché i livelli di acido iodesossicolico differivano sostanzialmente tra i gruppi trattati e quelli non trattati, sono stati studiati i loro effetti indipendenti. 

La somministrazione di acido iodesossicolico ha riprodotto molti degli effetti protettivi dell'oleuropeina, tra cui un migliore mantenimento del peso corporeo, una riduzione dell'accorciamento del colon e una riduzione dell'infiammazione tissutale. Come l'oleuropeina, anche l'acido iodesossicolico ha soppresso la segnalazione di NF-κB e ripristinato l'espressione della proteina della giunzione stretta.

Questi risultati suggeriscono che l'oleuropeina agisce anche in parte aumentando i livelli di acido iodesossicolico, che a sua volta attiva FXR, un recettore noto per svolgere un ruolo regolatore chiave nell'infiammazione intestinale cronica, e sopprime la segnalazione pro-infiammatoria.

I ricercatori concludono che l'oleuropeina non solo allevia i sintomi, ma agisce anche sui processi patogeni sottostanti, tra cui infiammazione, stress ossidativo, disfunzione della barriera e squilibrio microbico. 

I suoi evidenti effetti terapeutici su una complessa rete di regolazione di molteplici percorsi associati a numerose malattie, tra cui il cancro del colon-retto, lo rendono un valido candidato per nuovi trattamenti alternativi o complementari e per ulteriori ricerche.


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