L'Italia alleggerisce parte dell'onere dell'assunzione di lavoratori stagionali

La riforma appena introdotta durerà due anni e mira ad alleggerire la burocrazia ea ridurre i costi di mantenimento della forza lavoro stagionale.
Di Paolo DeAndreis
30 gennaio 2023 14:56 UTC

L'Italia ha recentemente introdotto una riforma finalizzata alla riduzione costi di produzione agricola e burocrazia. La nuova legge dovrebbe facilitare l'assunzione da parte delle aziende agricole lavoratori stagionali. La riforma sarà sperimentata dal 2023 alla fine del 2024.

Le nuove norme mirano a ridurre costo del lavoro, che sono l'esenzione totale riconosciuta a tutti i redditi percepiti dai lavoratori che sottoscrivono il CCNL di nuova costituzione.

Il reddito dei lavoratori rimane lo stesso dei contratti di lavoro agricoli nazionali e regionali vigenti.

L'adesione al nuovo contratto consente ai lavoratori di mantenere lo stato di disoccupazione al momento della domanda servizi di previdenza sociale nel paese. Inoltre, il reddito prodotto da tale lavoro andrà ad aggiungersi all'eventuale pensione o sostegno pubblico già riconosciuto al lavoratore.

Il nuovo contratto copre un massimo di 45 giorni lavorativi in ​​12 mesi. I promotori del nuovo regolamento hanno osservato che il limite dovrebbe facilitare le assunzioni nelle aziende più piccole, poiché la maggior parte delle loro attività agricole si svolge in un lasso di tempo limitato. Per esempio, aziende olivicole solo bisogno di lavoratori extra durante la stagione del raccolto.

Vedi anche:La Spagna abbassa le barriere per i lavoratori agricoli all'accesso alle sovvenzioni salariali

Qualora i limiti non dovessero essere sufficienti, il contratto si trasformerà in un contratto a tempo indeterminato, il che implica una diversa disciplina fiscale e previdenziale.

In passato, aziende agricole doveva pagare alla fine di ogni giornata lavorativa. In base alla nuova normativa, le aziende agricole possono ora pagare il lavoratore alla fine del contratto. Entrambe le parti potrebbero anche concordare pagamenti settimanali.

Anche le tasse contributive per le aziende agricole sono state ridotte. Ora sono dovuti solo dopo la fine del contrarre. Inoltre, le imposte contributive saranno calcolate negli stessi parametri della normativa speciale per le regioni svantaggiate, il che si traduce in minori imposte.

Il nuovo contratto è disponibile solo per i lavoratori che non sono stati regolarmente assunti da aziende agricole negli ultimi tre anni, misura che non si applica ai lavoratori in pensione.

Sono state inoltre stabilite sanzioni adeguate e le aziende agricole potrebbero essere multate fino a 2,500 euro in caso di violazione delle nuove norme.

La governo italiano mirava a incapsulare nella riforma molte tipologie di servizi occasionali. Con la sua approvazione sono state abrogate tutte le precedenti norme sul lavoro agricolo occasionale.

La mancanza di forza lavoro sul campo è un fenomeno diffuso che colpisce il settore agricolo in molti paesi sviluppati. Il settore dell'olio d'oliva ha colpito anche l'Italia e la maggior parte dei paesi europei produttori di olio d'oliva.



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