Europa
Nostra Signora del Pilar è il più grande frantoio del mondo e ha celebrato l'apertura del suo impianto appena attrezzato nella città di Villacarrillo il 12 ottobre. Il frantoio è di proprietà della Cooperativa FAECA (Federación Andaluza de Empresas Cooperativas Agrarias) composta da membri 1,673 ed è situata nella provincia di Jaén, in Andalusia, dove viene prodotto circa il 70 percentuale di olio d'oliva spagnolo.
La società italiana Gruppo Pieralisi, leader mondiale nelle attrezzature per l'estrazione dell'olio d'oliva, ha allestito l'impianto 28 milioni di euro. Gennaro Pieralisi, CEO del Gruppo Pieralisi, era presente alla cerimonia del taglio del nastro, alla quale hanno partecipato persone di 3,000.
Il frantoio è in grado di trattare tonnellate 2,500 o chili 2,500,000 di olive al giorno. Il sistema Pieralisi include linee 12 che possono funzionare tutto il giorno. La società italiana afferma che il nuovo sistema consente l'estrazione di oltre il 99 percento dell'olio disponibile e che l'impatto ambientale è contenuto poiché il processo di estrazione non utilizza e quindi non produce acque vegetative. L'impianto ha linee di ricezione 18 per le olive, linee 16 per lavare la frutta, tramogge 72 e serbatoi 156 in grado di immagazzinare tonnellate di olio d'oliva 17,000.
La Cooperativa è stata fondata nel 1966 e sin dalla sua fondazione, sono state prodotte oltre un milione di tonnellate di olio d'oliva. I membri coltivano circa 14,000 ettari (34,500 acri), con oltre 1,500,000 alberi, che sono per lo più della varietà Picual.
Altri articoli su: Diputación de Jaén, olio d'oliva, macinazione di olio d'oliva
Giu. 6, 2024
Pieralisi nomina il nuovo amministratore delegato
Proveniente dal settore della movimentazione delle merci, il nuovo amministratore delegato intende concentrarsi sull'aumento della propria presenza nei mercati chiave e continuare a sviluppare tecnologie all'avanguardia.
Aprile 22, 2024
I sottoprodotti della molitura delle olive possono migliorare l'alimentazione degli animali
Le diete contenenti foglie di olivo e sansa di olio d'oliva non hanno avuto un impatto negativo sulla salute delle pecore o sulla qualità del loro latte, riducendo al contempo le emissioni di metano.